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3 minVivere sull’acqua: il fascino Easy&Slow del quartiere galleggiante di Amsterdam

Scritto da Emanuela Perozzi 28 Novembre 2022
Scritto da Emanuela Perozzi 28 Novembre 2022

Si chiama Ijburg ed è un quartiere interamente costruito sull’acqua.

No, non siamo a Venezia! Ci troviamo in terra olandese, ad Amsterdam per la precisione. Città da sempre abituata a convivere, fino a fondersi, col suo elemento naturale dominante: l’acqua.

Vivere sull’acqua: il fascino Easy&Slow del quartiere galleggiante di Amsterdam

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  • Floating Amsterdam
  • La protagonista è l’acqua!
  • Houseboats: perfetto connubio tra natura e design

Floating Amsterdam

Iniziato nel 2001 come una sorta di esperimento, ad oggi il quartiere galleggiante alla periferia est della città ha assunto dimensioni importanti, tanto da essere considerato il più grande complesso edilizio “su acqua” al mondo.

Floating Amsterdam rappresenta un modello urbanistico a basso impatto inquinante da cui trarre ispirazione e insegnamento: gli edifici, costruiti seguendo i principi della bioedilizia, del risparmio energetico e della salvaguardia delle acque, rispettano e valorizzano il contesto naturale che li ospita.

La protagonista è l’acqua!

Nel quartiere la vita scorre – è proprio il caso di dirlo – come l’acqua nei canali su cui si distende: lenta, serena, abitudinaria.

Le strade rimarcano il contrasto con il contesto “fluido” sancendo da un lato il predominio territoriale dell’acqua, sulla quale le case si specchiano e sembrano fluttuare, dall’altro l’apertura del quartiere verso l’esterno.

Qui ogni cosa è progettata intorno al protagonismo dell’acqua: scuole, parchi attrezzati, hotel, ristoranti, cafè. Ma soprattutto le case galleggianti con vista acqua fronte retro: circa 165 tra villette e complessi di appartamenti.

I 7 isolotti dell’arcipelago di Ijburg sono collegati con il centro di Amsterdam attraverso il ponte di Heerma Enneüs. Visto da lontano, l’avveniristico doppio ponte bianco ricorda lo scheletro di due enormi balene che si rincorrono e danzano sull’acqua! Attraversarlo a piedi, in bicicletta o in tram sarà un’esperienza decisamente inconsueta.

Ijburg, il quartiere galleggiante di Amsterdam.
Casa nel quartiere galleggiante Ijburg ad Amsterdam. Copyright: web

Houseboats: perfetto connubio tra natura e design

L’impatto visivo di Ijburg si può riassumere così: architettura futuristica, grandi vetrate e colori che riflettono sui canali rimandando suggestivi giochi di luce. 

Lo sguardo d’insieme non si discosta molto dalla classica architettura olandese e dalle abitazioni che costeggiano la cerchia dei canali nel cuore pulsante di Amsterdam: un’armoniosa quanto adorabile convivenza di colori pastello – chiari e delicati – e cromie più calde e accese.

Il design è volutamente minimal. La tipologia di villetta monofamiliare a 3 piani è composta da un piano terra con living e grande cucina a vista, mentre le camere da letto sono distribuite tra il piano inferiore – parzialmente sotto il livello del mare – e quello superiore, che può vantare un terrazzo con vista mozzafiato.

Gli interni sono realizzati con materiali che proteggono dall’umidità, e riscaldati mediante pannelli solari e vetrate termiche. Quest’ultime lasciano intravedere interni lussuosi, curati nei minimi particolari. 

Gli esterni ricalcano le abitudini e le passioni olandesi: fiori ovunque e, fuori dall’uscio, barche e biciclette attaccate alle banchine e ai ponticelli.

 

Quartiere galleggiante Amsterdam.
Le case galleggianti del quartiere Ijburg. Copyright: maison-monde.com
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Emanuela Perozzi

Emanuela Perozzi è nata a Roma la notte di San Lorenzo di qualche decennio fa. Ha una laurea con lode in lettere e un’ossessione per i libri: se esce per comprare un paio di scarpe, è probabile che torni a casa senza scarpe e con 3 libri. Scrivere è la sua passione da sempre: ha iniziato da piccola e non si è più fermata. Ama anche le serie TV, le case di design, il parmigiano sulla pasta e la sua vocina interiore, che sa sempre la verità. Qualche anno fa ha mollato il “posto fisso” in azienda per costruire una carriera meno certa, ma più affine alla sua natura. È una copywriter e content writer freelance, collabora con Web Agency in Italia e all’estero e scrive per riviste di Interior Design. Nel dicembre 2021 ha pubblicato per Les Flaneurs Edizioni il suo romanzo d’esordio, Disperati giorni di Gloria, nel quale affronta con ironia e delicatezza il tema della dipendenza emotiva.

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