L’area del Monte Argentario e della “Costa d’Argento” non è solo mare. In ogni stagione dell’anno (compresa quella estiva) questa suggestiva lingua di terra che dal promontorio si allunga verso la laguna di Orbetello, passando per Capalbio e Talamone, riesce a sorprendere i turisti con atmosfere e sfaccettature inaspettate, con punti di osservazione ancora inesplorati.
Gli elementi naturali e le bellezze paesaggistiche, di cui questa parte di Toscana è ricca, fanno da sfondo a decine di itinerari alternativi alle località di mare: percorsi che inseguono tracce storiche e artistiche e che battono il territorio alla ricerca di tesori nascosti, gioielli architettonici, resti archeologici, borghi incantevoli e luoghi fuori dal tempo.
Oggi ne scopriremo 4: l’itinerario dei forti spagnoli, di Caravaggio, di Capalbio con annesso Giardino dei Tarocchi e un tour nella pittoresca campagna dell’interno.
L’Argentario che non ti aspetti: 4 itinerari alternativi alle spiagge
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1. I forti spagnoli
Monte Argentario ha rivestito un ruolo cruciale per la storia militare del nostro Paese, soprattutto durante il XVI secolo, quando fu annesso allo Stato dei Presìdi. In quel periodo la corona di Spagna fece costruire sul promontorio una serie di punti di avvistamento per il controllo della zona costiera e marittima dell’Italia centrale.
Ancora oggi il territorio è disseminato di torri, rocche e fortezze, non tutte visitabili, o perché distrutte o perché privatizzate.
È ancora possibile visitare, invece, seppur con delle limitazioni, le 4 “fortezze simbolo” dell’Argentario:
- Fortezza Spagnola
- Forte Filippo
- Forte Stella
- Forte Santa Caterina
La prima sorge sul punto più alto di Porto Santo Stefano, mentre le altre tre sono arroccate intorno al borgo di Porto Ercole. Tutte hanno svolto funzioni di difesa, prigionia e rifugio anche durante i bombardamenti della Prima e della Seconda Guerra Mondiale.

2. L’itinerario di Caravaggio
Porto Ercole, uno dei borghi più visitati del Monte Argentario, custodisce una doppia anima: da un lato il volto glamour del porto e della zona nuova, disseminata di ristoranti, negozi e locali alla moda; dall’altro il nucleo antico, aggrappato in cima al promontorio e “protetto” dalle imponenti mura della rocca spagnola.
Porto Ercole è anche la città in cui ha trovato la morte Caravaggio.
Ed è proprio lungo i vicoli, le viuzze e le scalinate di Porto Ercole “vecchia”, tra scorci di blu e atmosfere da vecchio borgo di pescatori, che si dipana il “Percorso di Caravaggio”: 21 tappe per scoprire il fascino del centro storico e per ripercorrere gli ultimi giorni di vita dell’artista, dalla Confraternita di S. Croce, l’ospedale dove morì Michelangelo Merisi, al luogo di sepoltura, il “Mausoleo di Caravaggio”.

3. Capalbio e il Giardino dei Tarocchi
Un altro borgo pieno di tesori nascosti è Capalbio. Salendo sulla cinta muraria che la circonda è possibile ammirare tutta la Maremma Toscana: un panorama da togliere il fiato.
Tappe obbligate nel centro storico sono la Chiesa di San Nicola, l’Oratorio della Provvidenza, in cui è custodita una Madonna con Bambino attribuita al Pinturicchio, e Palazzo Collacchioni, che ospita il fortepiano con il quale componeva Giacomo Puccini.
Alle pendici di Capalbio sorge Il Giardino dei Tarocchi, un luogo “metafisico” progettato dall’artista franco-americana Niki de Saint Phalle e dichiaratamente ispirato al Parc Guell di Barcellona, celebre opera di Gaudì.
Le enormi sculture presenti nel giardino, che rappresentano i 22 Arcani Maggiori dei Tarocchi, sono composte da mosaici di vetro o ceramica colorata, prive di spigoli o linee dritte, proprio nello stile del Guell.

4. Tour nella pittoresca campagna dell’interno
Un altro buon motivo per non focalizzarsi solo sulla costa d’argento è lo spettacolare scenario della campagna interna nel tratto Talamone-Capalbio: le morbide colline, le querce secolari, i profumi della terra, il verde intenso dei vigneti, i casolari dipinti con i colori del tramonto.
In particolare, raccomandiamo i borghi di Talamone e Magliano in Toscana, entrambi circondati da mura medievali perfettamente conservate.
Magliano è famosissima in tutta la Provincia anche per le sue specialità enogastronomiche.
Altri borghi della campagna meritevoli di una sosta? Pereta, con le sue poderose mura aldobrandesche e l’altissima Torre dell’Orologio, e Scansano, famoso in tutto il mondo per il suo pregiato Morellino.
