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3 minLa Villa Léandre, il villaggio bucolico di Montmartre

Scritto da Samantha Passuello 7 Giugno 2023
Scritto da Samantha Passuello 7 Giugno 2023

Montmartre la conosciamo tutti per la sua piazzetta degli artisti, per il Sacro Cuore, l’imponente cattedrale bianco candido che domina la collina e per i suoi Hôtels Particuliers.

Un quartiere senza dubbio meraviglioso e ricco di fascino, ma diciamocelo: a chi non è mai venuta voglia di darsela a gambe per la spropositata quantità di turisti? Ecco.

A soli dieci minuti a piedi da questa zona estremamente caotica, sorge timidamente un angolo di paradiso: la Villa Léandre. Il posto perfetto per respirare, assaporare il silenzio e riempirsi gli occhi di bellezza.

Raggiunta Avenue Junot una volta scesi dalla collina, non potremo non notare, ad un certo punto, questa graziosa strada in pavé che ci accoglie con delle piante al bordo strada.

Allungando ancora un po’ l’occhio, la voglia di entrare ci invade: ci aspetta un piccolo agglomerato di casette dal sapore anglo-normanno e, in primavera, delle fioriture degne di nota.

La Villa Léandre, il villaggio bucolico di Montmartre

Cosa stai cercando in questo articolo?
  • Storia della Villa Léandre
  • La Villa Léandre oggi
  • Come arrivare alla Villa Léandre

Storia della Villa Léandre

Nonostante la Villa Lèandre sia oggi uno spot decisamente bucolico e d’altri tempi, non è tutto oro quel che luccica. Nel XIX secolo questa era uno zona arida e calcarea, in francese definita maquis, in cui sorgevano diverse baraccopoli costruite con materiali di recupero: qui convivevano nella miseria famiglie, artisti bohémien e contadini. 

La svolta avvenne pochi anni prima della Prima Guerra Mondiale, quando le imprese edili cominciarono ad acquistare terreni al grezzo a prezzi molto bassi: nacquero così le prime abitazioni borghesi in stile Art Nouveau e Art Déco. Nel 1926, fu finalmente la volta della Villa Léandre.

La Villa Léandre Maquis.
La Villa Léandre in versione Maquis. Copyright: Google Photo.

La Villa Léandre oggi

Non appena ci si addentra, la prima cosa che richiama l’attenzione è di certo l’architettura, a tratti folcloristica ma incredibilmente equilibrata: le case in mattoni alla British Style (a proposito: non avete la sensazione di trovarvi in Inghilterra? Date un’occhiata al civico 10!), i tetti in ardesia, i balconi in ferre forgé, i cornicioni delle finestre colorati e splendidi decori in ceramica, tipici di inizi novecento. Ma anche i giardini dall’aria trasandata, in realtà curati con amore (e sì: molto instagrammabili).

La Villa Léandre è senza dubbio un posto in cui perdersi nei dettagli, se vi regalerete il lusso di osservarli con calma: sulle porte, sulle facciate degli edifici, sui cancelli. 

La buona notizia è che è gratis, a differenza dei prezzi al metro quadro delle sue ville che sfiorano quelli più alti della capitale. 

La Villa Léandre di Parigi, dettaglio ingresso.
Dettaglio di un ingresso della Villa Léandre. Copyright: LaLibertyna.

Come arrivare alla Villa Léandre

La Villa Léandre è raggiungibile prendendo la linea 12 della metropolitana, fermata Lamarck – Caulaincourt. In alternativa, è possibile raggiungerla a piedi dalla Cattedrale del Sacro Cuore: la passeggiata è di circa 10 minuti.

Scorcio di una casa della Villa Léandre.
Scorcio della Villa Léandre a Montmarte. Copyright: LaLibertyna.
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Samantha Passuello

Il diploma come perito turistico e il post diploma in fotografia non mi hanno mai fatto perdere la passione per la scrittura e le parole: se usate nel modo giusto, possono essere grandi regali. Dopo aver lavorato in ambito digitale per diverse aziende e agenzie di comunicazione tra Milano e Vicenza, ho scelto la carriera Freelance, libera ed istintiva come me, e ho fondato LaLibertyna: un blog/diario in cui parlo di Liberty, Art Nouveau, tour a tema, libri e viaggi.

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