Nonostante molti associno Parigi solo ed esclusivamente alla città della Torre Eiffel, del Louvre, e dei Bateaux-Mouches, Parigi nasconde moltissime perle meno turistiche che vale la pena conoscere: i passaggi coperti, ad esempio.
E fidatevi: potrebbero stupirvi più della Gioconda (naturalmente con tutto il rispetto).
Ma cosa sono, di preciso?
I Passages Couverts Parisiens, in francese, sono dei passaggi ricoperti da un tetto di vetro, nati nella prima metà del 1800. Delle “scorciatoie coperte” che permettevano ai Parigini, in particolare a quelli borghesi, di passeggiare al riparo dal maltempo, dal sole cocente e dall’odore delle strade: ecco perché molti di essi si trovano uno di fronte all’altro.
Questi passaggi che oggi sembrano così retrò, all’epoca erano invece rivoluzionari: rappresentavano infatti una rottura urbanistica radicale, l’affermarsi della borghesia commerciale e di nuovi modelli di consumo e di movimento.
Sotto la lista completa, inclusi quelli che non esistono più.
I Passages Couverts più belli e caratteristici di Parigi: la lista completa
Cosa stai cercando in questo articolo?
- Galeries du Palais-Royal
- Galerie Véro-Dodat
- Galerie Vivienne
- Galerie Colbert
- Passage de Choiseul
- Passage des Panoramas
- Passage Jouffroy
- Passage Verdeau
- Passage des Princes
- Passage Bourg-L’abbé
- Passage du Grand-Cerf
- Passage Ben-Aïad
- Passage du Caire
- Passage du Prado
- Passage Brady
- Passage Vendôme
- Galerie de la Madeleine
- Passage Puteaux
- Passage du Havre
- Arcades du Lido
- Passage de l’Opéra
1. Galeries du Palais-Royal
Stiamo parlando delle Galeries che circondando i giardini del Palazzo Reale: le galeries de Montpensier, di Beaujolais, di Valois e di Proues, al cui interno furono costruite altre gallerie. Ne è un esempio quella d’Orléans, costruita nel 1829, di cui possiamo ancora ammirare il doppio colonnato e non il vetro, smantellato nel 1935. La Galerie d’Orléans furono volute dal Duca Philippe d’Orléans il quale, per far fronte alle varie spese, ingrandì il Palazzo Reale e affittò il piano terra a mercanti e proprietari di bordelli, trasformando la zona in una vera e proprio “città del piacere”. Attualmente queste gallerie sono popolate da boutique di brand di lusso, quindi spazio all’immaginazione!

Place Colette – 75001 Paris – 1 Arrondissement
Come arrivare:
- RER B
- Metro 1-7
- Bus 39-66-68-73-85-95
2. Galerie Véro-Dodat
La Galerie Véro-Dodat risale al 1826 e deve il suo nome ai suoi due soci: due figli di macellai di provincia che, durante gli anni della Restaurazione, riuscirono a far fortuna ed arrivare alla classe borghese. Tuttavia, questa galleria deve la sua fortuna alla compagnia di corrieri “Messaggerie Laffitte et Guillard” che si trovava all’ingresso del passaggio, in Rue Jean-Jacques. Questo piccolo e grande dettaglio ha contribuito ad un flusso notevole di persone e, ovviamente, al consumo: mentre si aspettava la propria carrozza, si passeggiava tra bistrot e negozi. Oggi il passaggio è popolato da ristoranti e boutique, come quella di Christian Louboutin: godetevi la passeggiata e buttate un occhio al pavimento bianco e nero, al soffitto diviso in tre parti uguali in cui si alternano fregi e quadri dipinti, ai decori in ferro e ai globi delle lampade a gas, che preservano il fascino neoclassico di un tempo.

19 Rue Jean-Jacques Rousseau – 2 Rue du Bouloi – 75001 Paris – 1 Arrondissement
Come arrivare:
- RER A-B
- Metro 1-7
- Bus 68-69-72-73-74
Attenzione: l’apertura di domenica non è garantita.
3. Galerie Vivienne
4 Rue Des Petits-Champs – 5 Rue de la Banque – 6 Rue Vivienne – 75002 Paris – 2 Arrondissement
Forse la più bella, forse la più sofisticata.
La Galerie Vivienne venne costruita nel 1823 per iniziativa di Marchoux, presidente della camera dei Notai. Marchoux viveva al primo piano di un albergo al civico 6 di Rue Vivienne e, consapevole di quanto fossero importanti gli investimenti immobiliari, decise di acquistarlo insieme al civico 4: è proprio qui che fece costruire la galleria, commissionando il progetto all’architetto François Jean Delannoy. Il lotto di terra era stretto e irregolare, ma Delannoy sfrutta queste caratteristiche a suo favore, aggiungendo portici, rotonde, stanze rettangolari e corridoi più stretti che conferiscono un ritmo dinamico alla galleria, lunga circa 42m, rendendo questi difetti meno visibili. La Galerie Vivienne si distingue tuttora per la diversità dei suoi spazi, la bellezza delle botteghe storiche (La Librairie Jousseaume del 1836 è meravigliosa) e per le sue decorazioni: prendetevi qualche secondo ed osservate il pavimento mosaicato di Facchina e le decorazioni di palmette e corone di alloro, ispirate all’antichità. Tutto molto magnifique.

4 Rue Des Petits-Champs – 5 Rue de la Banque – 6 Rue Vivienne – 75002 Paris – 2 Arrondissement
Come arrivare:
- RER A-B-D
- Metro 1-3
- Bus 20-38-39-52-68-85
Attenzione: l’apertura di domenica non è garantita.
4. Galerie Colbert
Rivale indiscussa della Vivienne, la Galerie Colbert risale al 1826 e venne costruita dall’architetto Billaud per volere di una grande società. La Galleria sorge sulle orme di un vecchio palazzo che venne poi venduto a Jean-Baptiste Colbert, da cui prende il nome. Due erano gli obiettivi da raggiungere per superare l’ego della sorellastra Vivienne: doveva essere sia un successo architettonico che commerciale. Quanto all’architettura, nulla da dire: venne molto apprezzata dai critici d’arte per la sua rotonda (dove oggi si trova la statua di Eurydice), per la sua cupola in vetro larga 15 metri, per il marmo rosso, giallo e grigio venato utilizzato per le colonne e per i fregi. Dal punto di vista commerciale, fu invece un fallimento: qualche anno dopo il 1830, la zona del Palais Royal non era più considerato centro della vita mondana e per questo gradualmente abbandonato dalla clientela. Oggi la galleria ospita L’Istituto Nazionale di Storia dell’Arte e la Brasserie Storica Le Grand Colbert.

4 Rue Vivienne – 6 Rue Des Petits-Champs – 75002 Paris – 2 Arrondissement
Come arrivare:
- RER A-B-D
- Metro 1-3
- Bus 20-52-68-85-74
Attenzione: l’apertura di domenica non è garantita.
5. Passage de Choiseul
Il Passage de Choiseul è opera dell’architetto Antoine Tavernier e deve la sua fama alla Boutique Kenzo, che si trovava proprio lì negli anni che furono, intorno al 1827. La moda, i cafè e i ristoranti, le sale da thè e il teatro semicircolare Bouffes-Parisiens, ricostruito nel 1857, resero questa galleria tra le più apprezzate dalla borghesia francese. Oggi il passaggio è apprezzato principalmente per il suo perfetto stato: assolutamente da notare i due baldacchini che coronano le entrate principali.

40 Rue Des Petits-Champs – 23 Rue Saint Augustin – 75002 Paris – 2 Arrondissement
Come arrivare:
- RER A-B
- Metro 3-7-8
- Bus 20-52-66-68-94
Attenzione: l’apertura di domenica non è garantita.
6. Passage des Panoramas
Il Passage des Panoramas risale al 1799. L’armatore Thayer aprì questo passaggio per facilitare l’accesso dal Palais Royal al Boulevard Montmartre. Il nome, deriva dalla presenza di due Panoramas: due spazi coperti da cupole dipinte con dei Panorami, appunto. Il successo fu immediato proprio per questa innovazione e per la posizione eccezionale. Nel 1816 qui è stata sperimentata per la prima volta l’illuminazione a gas.

10 Rue Saint-Marc – 11 Boulevard Montmartre – 75002 Paris – 2 Arrondissement
Come arrivare:
- RER B
- Metro 3-8-9
- Bus 20-39-43-52-68-74-85
Attenzione: l’apertura di domenica non è garantita.
7. Passage Jouffroy
Il Passage Jouffroy venne creato nel 1847, a due passi dal Panoramas, ed è ricordato dagli esperti e appassionati di architettura in quanto fu il primo ad essere costruito interamente in ferro e in vetro, come testimoniano le strutture metalliche e le colonne in ghisa che si innalzano fino al soffitto, completamente in vetro. Non contento, il Jouffroy si distingue anche per lo storico museo delle cere Grévin, che rimane ancora oggi la principale attrattiva del posto, e per l’Hotel adiacente Mercure Ronceray in cui visse il compositore Rossini.

10-12 Boulevard Montmartre – 9 Rue de la Grange-Batelière – 75009 Paris – 9 Arrondissement
Come arrivare:
- RER B
- Metro 3-8-9
- Bus 20-39-43-52-68-74-85
Attenzione: l’apertura di domenica non è garantita.
8. Passage Verdeau
Forse il più timido e modesto tra tutti: il Passage Verdeau. Costruito nel 1847 dagli stessi architetti del Passage Jouffroy, prende il nome da M. Verdeau, uno dei suoi creatori. Il Passage Verdeau, nonostante sia molto simile al Jouffroy, non ha mai goduto della stessa fama e, al contrario, con il tempo è diventato pressocché degradato. Malgrado questo, oggi gode ancora di un pubblico modesto per la tranquillità che trasmette e per alcune botteghe molto interessanti, come il Bonheur des Dames, per gli esperti di punto croce, e la libreria di seconda mano Farfouille.

6 Rue de la Grange-Batelière – 31 Bis Rue du Faubourg-Montmartre – 75009 Paris – 9
Come arrivare:
- RER A
- Metro 12-7-8-9
- Bus 39-43-45-52-68-74
Attenzione: l’apertura di domenica non è garantita.
9. Passage des Princes
Un decreto del settembre 1860, firmato dal barone Haussmann, autorizzò l’apertura del Passage des Princes: l’ultimo dei passaggi coperti parigini. Il passaggio si apriva all’epoca su uno dei viali più frequentati ed eleganti di Parigi. Era infatti la posizione, il suo punto forte. Il passaggio venne ristrutturato e ridisegnato nel 1995, spostando la cupola in vetro colorato originaria degli anni ’30, nella parte che si affaccia al Boulevard Des Italiens, mentre il portico che conduce alla Rue de Richelieu è stato ridisegnato con la sua volta a cassettoni e le sue colonne.

5 Boulevard Des Italiens – 97/99 Rue de Richelieu – 75002 Paris – 2 Arrondissement
Come arrivare:
- Metro 8-9
- Bus 21-32-39-43-45-52-68-74
Attenzione: l’apertura di domenica non è garantita.
10. Passage Bourg-L’abbé
Costruito nel 1828, del Passage di Bourg-l’Abbé non rimane che la proporzione modesta e la volta a botte. Il recente restauro della facciata dell’edificio mette in risalto il bianco della pietra sottolineato da una fascia di marmo rosa e dalle due cariatidi, scolpite da Aimé Millet. Attualmente è un passaggio poco frequentato la cui attrattiva principale è lo storico Atelier Lulli, per il restauro di mobili.

120 Rue Saint-Denis – 3 Rue de Palestro – 75002 Paris – 2 Arrondissement
Come arrivare:
- RER A-B-D
- Metro 3
- Bus 20-32-38-39-72
Attenzione: l’apertura di domenica non è garantita.
11. Passage du Grand-Cerf
Il Passage du Grand-Cerf si trova nel quartiere Saint-Denis ed è il più alto di tutta Parigi, con un soffitto vetrato di 11,80 metri. Nel 1825 era il capolinea delle Massageries Royales, che servivano tutte le province dell’est della Francia: ecco perché, nel 1830, diventa il più popolare della capitale. Nel 1862 divenne eredità dell’Assistance Publique che lo fece cadere in degrado. Venne completamente demolito e riscostruito negli ultimi anni dell’800, grazie ad un’altra acquisizione. Oggi il passaggio ospita artigiani, decoratori e designer.

10 Rue Dussoubs – 145 Rue Saint-Denis – 75002 Paris – 2 Arrondissement
Come arrivare:
- RER A-B-D
- Metro 1-3-9
- Bus 20-32-38-39-72
Attenzione: l’apertura di domenica non è garantita.
12. Passage Ben-Aïad (Antico Passage du Saumon)
Il Passage Ben-Aiad è una traccia del Passaggio du Saumon, composto all’epoca da quattro vicoli: il principale di 175 metri collegava le strade di Montorgueil e Montmartre ed era tagliato trasversalmente dalle Galeries Mandar, des Bains e du Salon. I bagni e la sala da ballo qui allestita, resero il passaggio molto frequentato, non solo dai parigini ma anche dalla provincia. Il proprietario Ahmed Ben Aïad lo chiuse nel 1899 per aprire la Rue Bachaumont. Oggi la struttura è piuttosto anonima.

8 Rue Mandar – 9 Rue Léopold-Bellan – 75002 Paris – 2 Arrondissement
Come arrivare:
- RER A-B-D
- Metro 3-4
- Bus 20-32-38-39-72-85
Attenzione: l’apertura di domenica non è garantita.
13. Passage du Caire
Un nome onirico, un passaggio che testimonia l’egittomania dopo la campagna di Napoleone Bonaparte in Egitto: è il Passage du Caire, inaugurato nel 1798 quando l’imperatore entrò al Cairo dopo la battaglia delle piramidi. Questo passaggio è il più lungo di tutta Parigi e assomiglia ad un piccolo labirinto: si struttura infatti in 3 ali e 6 ingressi, per una misura totale di 370 metri. Nonostante l’architettura non ricordi assolutamente quella Egizia, ci sono degli elementi riconducibili: le 3 maschere della Dea Hathor e dei bassorilievi che rappresentano il lavoro. Una curiosità sul posto: è il luogo dove si producono il maggior numero di stampe, etichette, cartelli pubblicitari, insegne e litografie di tutta Parigi. Attualmente, il passaggio è abitato da privati.

Ingressi principali: 2 Place du Caire – 33 Rue d’Alexandrie – 75002 Paris – 2 Arrondissement
Altri Ingressi: 237 – 239 Rue Saint-Denis – 14 Rue du Caire – 75002 Paris – 2 Arrondissement
Come arrivare:
- RER A
- Metro 3-8-9
- Bus 20-32-38-39
Attenzione: l’apertura di domenica non è garantita.
14. Passage du Ponceau
Il Passage du Ponceau fu costruito nel 1826, praticamente di fronte al Passage du Caire, che avrebbe dovuto prolungare. Poi, la costruzione del Boulevard de Sébastopol lo accorciò leggermente e gli diede una nuova casa sulla strada. La decorazione originale è quasi del tutto scomparsa: del tetto di vetro rimane solo una volta di plastica curvata, i soffitti e le modanature. Malgrado non goda di una storia particolare, si respira ancora un’atmosfera interessante, forse anche per la poca presenza di luce. Attualmente ospita alcune attività commerciali.

119 Boulevard de Sébastopol – 212 Rue Saint-Denis – 75002 Paris – 2 Arrondissement
Come arrivare:
- RER A-B
- Metro 3-4-8-9
- Bus 20-32-38-39
Attenzione: l’apertura di domenica non è garantita.
15. Passage du Prado
Il Passage du Prado prende questo nome nel 1930, in riferimento all’omonimo museo di Madrid. Risale invece al 1785 circa ed è uno dei più antichi di Parigi. Venne rivestito con un tetto di vetro solo nel 1925: la struttura metallica decorata con motivi Art Déco, le capriate e i doppi archi in legno, riflettono il gusto presentato all’Esposizione Internazionale delle Arti Decorative e Industriali Moderne dell’epoca. Nel 2012 l’artista francese Yann Kersalé ridipinge e ristruttura le capriate donando al passaggio un po’ di vivacità. Attualmente il Prado ospita diversi grossisti.

16 Boulevard Saint-Denis – 16 Rue du Faubourg-Saint-Denis – 75010 Paris – 10 Arrondissement
Come arrivare:
- Metro 4-8-9
- Bus 31-32-38-39
Attenzione: l’apertura di domenica non è garantita.
16. Passage Brady
Questo passaggio fu costruito nel 1828 dal mercante Brady e la sua parte centrale fu demolita nel 1854 per far spazio al Boulevard de Strasbourg. A partire dal 1831 è diventato un centro di negozi dell’usato, mentre negli anni ’70 sono approdate qui molte attività indiane e pakistane: oggi il passaggio ospita infatti diversi ristoranti etnici. Se vi piace questo tipo di cucina, il Brady è il posto giusto!

43 Rue du Faubourg-Saint-Martin – 46 Rue du Faubourg-Saint-Denis – 75010 Paris – 10 Arrondissement
Come arrivare:
- Metro 3-8-9
- Bus 31-32-39-54
Attenzione: l’apertura di domenica non è garantita.
17. Passage Vendôme
Il Passage Vendôme fu costruito nel 1827 al posto del Passage du Jeu de Paume. Nonostante il passaggio godesse di una posizione eccezionale sul Boulevard du Temple, era comunque poco utilizzato e spesso ignorato. Haussmann fece poi distruggere gran parte del Boulevard du Temple per costruire Place de la République: questa trasformazione ridusse il passaggio di diversi metri, lasciandolo nell’anonimato. Nemmeno oggi ospita attività commerciali degne di nota.

16 Rue Béranger – 3 Place de la République – 75003 Paris – 3 Arrondissement
Come arrivare:
- Metro 11-3-8
- Bus 20-38-56-75-91
Attenzione: l’apertura di domenica non è garantita.
18. Galerie de la Madeleine
La Galerie de la Madeleine è uno dei più recenti della città, simbolo di eleganza e charme.
Il passaggio è stato costruito intorno al 1840 dall’architetto Théodore Charpentier, che incise il suo nome sotto la chiave di volta dell’arco dell’ingresso principale. La galleria, seppur molto tranquilla, viene ancora apprezzata dai Parigini e dai turisti per il suo stile: perdetevi nella cura dei dettagli, osservate il pavimento mosaicato bianco e nero e i bellissimi contrafforti che sostengono la copertura in vetro.

9 Place de la Madeleine – 30 Rue Boissy d’Anglas – 75008 Paris – 8 Arrondissement
Come arrivare:
- RER A
- Metro 1-12-8-9
- Bus 20-42-52-68-73
Attenzione: l’apertura di domenica non è garantita.
19. Passage Puteaux
Il Passage Puteaux fu inaugurato nel 1839. Il signor Puteaux fece costruire questo passaggio perché pensava che la stazione Ovest di Parigi, attualmente Gare Saint-Lazare, sarebbe stata costruita di fronte allo stesso passaggio, cosa che non avvenne.
Si tratta di un modesto passaggio lungo 29 metri, coperto in vetro solo parzialmente e non ristrutturato. Ad oggi è poco frequentato e non vi è nessuna attività commerciale degna di nota.

33 Rue de l’Arcade – 28 Rue Pasquier – 75008 Paris – 8 Arrondissement
Come arrivare:
- RER A
- Metro 12-13-9
- Bus 20-22-42-52-66-68-94
Attenzione: l’apertura di domenica non è garantita.
20. Passage du Havre
Dalla Rue du Havre alla Rue Caumartin – 75009 Paris – 9 Arrondissement
Del Passage du Havre, oggi, non rimane che lo spazio. Fu costruito nel 1845, ma ad oggi è diventato una a tutti gli effetti una galleria commerciale, probabilmente per la sua forma perfetta (due piani in cui disporre negozi) e luminosità.
Si tratta di un modesto passaggio lungo 29 metri, coperto in vetro solo parzialmente e non ristrutturato. Ad oggi è poco frequentato e non vi è nessuna attività commerciale degna di nota.

109 Rue Saint-Lazar – 75009 Paris – 9 Arrondissement
Come arrivare:
- RER A
- Metro 12-13-19
- Bus 26-27-42-43-52-66-68
21. Arcades du Lido
La galleria Arcades du Lido, come il nome del cabaret che l’ha occupata dal 1946 al 1977, è meglio conosciuto come Galleria “Arcades des Champs-Elysées”: era un’area balneare sotterranea costruita nel 1929. Nonostante sia diventata prettamente commerciale, merita una visita per le cupole, il tetto in vetro e i lampadari di René Lalique, un vetraio francese appartenente alla corrente dell’Art Nouveau. La galleria è stata classificata monumento storico nel 1991.

78 Avenue des Champs- Élysées – 75008 Paris – 8 Arrondissement
Come arrivare:
- RER A
- Metro 1
- Bus 28-32-73-92
Attenzione: l’apertura di domenica non è garantita.
22. Passage de l’Opéra
Da Boulevard des Italiens à l’Académie Royale de Musique
Se siete a Parigi e state cercando questo passaggio, non lo troverete: purtroppo non esiste più. Fu demolito dal Barone Haussmann dopo l’incendio del Teatro dell’Opéra del 1873 e, con lui, scomparvero luoghi leggendari come il Cafè Certa, frequentato da molti surrealisti. Da quel che si dice, il passaggio era formato da due macro passaggi paralleli collegati a loro volta da corridoi trasversarli, che collegavano l’Accademia Reale di Musica e il Teatro dell’Opéra provvisorio al Boulevard des Italiens. Oggi non ci resta che guardare qualche foto dell’epoca.
