Puoi scegliere di visitare Roma in mille modi diversi: seguendo i classici percorsi turistici oppure avventurandoti in itinerari alternativi, poco battuti, che te la mostreranno in una veste inedita.
Quello che ti suggeriamo oggi è di diventare “cine-turista” per un giorno esplorando le bellezze di Roma attraverso gli occhi della macchina da presa dei grandi registi, italiani e stranieri, che negli anni l’hanno immortalata nelle scene cult dei propri film.
Un viaggio in 6 tappe tra piazze, monumenti e quartieri popolari per ripercorrere il fascino cinematografico della Città Eterna.
Iniziamo!
Cine-turismo: itinerari alternativi per scoprire la “Grande Bellezza” di Roma
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1. Piazza Navona
Su Piazza Navona l’occhio della cinepresa ha saputo cogliere suggestioni molto diverse tra loro ma sempre dirette a raccontare un’epoca.
Nella Roma anni ‘50, in una piazza che conserva ancora il suo aspetto popolare, abitano gli squattrinati protagonisti di Poveri ma Belli di Dino Risi del 1956.
Un versione più raffinata della piazza anni ’50 la troviamo invece nella pellicola del 1999 di Anthony Minghella, Il talento di mr. Ripley.
In tempi più recenti, Paolo Sorrentino con La grande bellezza (premio oscar 2013) ci regala una scena magistrale. Mentre il protagonista Jep Gambardella (Toni Servillo) si affaccia dal balcone di un attico, la macchina da presa svela una Piazza Navona deserta e struggente e ascoltiamo dalla voce fuori campo di Jep una delle battute più significative del film: «La più consistente scoperta che ho fatto pochi giorni dopo aver compiuto sessantacinque anni è che non posso più perdere tempo a fare cose che non mi va di fare».
Infine, le sculture barocche della Fontana dei Fiumi del Bernini fanno da scenografia, fino a diventarne protagoniste, dei drammatici eventi che si susseguono in Angeli e demoni, il successo di Ron Howard del 2009.

2. Fontana di Trevi
La fontana più scenografica e famosa del mondo è entrata a far parte dell’immaginario collettivo proprio grazie a una celebre sequenza cinematografica. È negli occhi e nella memoria di tutti il surreale bagno nella fontana di cui sono protagonisti Anita Ekberg e Marcello Mastroianni ne La dolce vita di Fellini.
Negli anni ’50 invece, la fontana ha fatto da sfondo a una pellicola statunitense campione di incassi, Vacanze romane di William Wyler. Nel film, interamente girato per le strade di Roma, vi è una sequenza in cui Audrey Hepburn va a tagliarsi i capelli in una piccola bottega in Piazza di Trevi.

3. I Fori Imperiali
Una divertente sequenza di Guardie e ladri, film di Steno e Monicelli ambientato nella Roma post-bellica degli anni ’50, viene filmata sul suggestivo sfondo dei Fori Imperiali, una delle aree a maggiore concentrazione archeologica del mondo.
Totò e Aldo Giuffrè, due piccoli furfanti che vivono di espedienti, vengono inquadrati tra i ruderi del Foro Romano mentre escogitano una delle solite truffe ai danni dei turisti. Nascondono una moneta ai piedi di una delle colonne del Foro e poi tentano di venderla a un malcapitato turista, spacciandola per una moneta antica di grande valore.

4. Il quartiere Pigneto
Per il suo esordio alla regia, Pier Paolo Pasolini sceglie l’anima popolare e proletaria del quartiere Pigneto, al confine con San Lorenzo e il rione Esquilino. Si tratta di una scelta funzionale perché in Accattone (1961) i personaggi, esattamente come i luoghi in cui vivono (baracche agglomerate alla meno peggio, prati arsi dal sole e casupole anonime che convivono con scorci suggestivi a ridosso del centro storico) si muovono in equilibrio tra il costante rischio della deriva e l’orgoglio di tirarsi fuori dai guai cercando di condurre una vita onesta.

5. Il Gazometro
Nel film Le fate ignoranti di Ferzan Özpetek (2001), la terrazza di Michele (Stefano Accorsi), alle cui spalle domina l’inconfondibile sagoma del Gazometro, è il luogo in cui una variopinta comitiva costituita da Michele stesso e dai suoi amici si riunisce come una grande famiglia allargata.
In un’altra sequenza del film, Antonia (Margherita Buy) percorre in macchina Piazzale Ostiense, costeggia Porta San Paolo e l’imponente Piramide Cestia, prosegue poi su Via del Porto Fluviale fino a raggiungere l’edificio popolare dove abita Michele, nel caratteristico quartiere Testaccio.

6. La Garbatella
Nel primo episodio di Caro diario, Nanni Moretti è il protagonista di un giro in vespa per le strade semideserte di Roma in un’afosa giornata di agosto. In quella che appare come una dichiarazione d’amore alla sua città d’adozione, Moretti si abbandona tra le strade di quartieri noti e meno noti, a cominciare dal suo preferito, la Garbatella, di cui ama respirare l’aria e osservare i lotti popolari. Vagando per le strade del quartiere – Via Passino, Via Cesinale, Via Cavazzi – Moretti rimane affascinato soprattutto dai palazzi popolari degli anni ’20, tanto da immaginare di realizzare un film “fatto solo di case”.
Il giro in vespa prosegue poi per altri quartieri – il Villaggio Olimpico, il Tufello, Spinaceto, Casal Palocco – fino a concludersi a Ostia, nei pressi del luogo dove fu ucciso Pasolini.
